I Canonici del Capitolo della Basilica di Sant’Antonino martire, sono lieti di annunciare che hanno deciso di assegnare il premio “Antonino d’oro 2014” a LUIGI MENOZZI, educatore scout.

Luigi Menozzi nasce a Piacenza il27 marzo 1927, è coniugato con Maria Castellana e ha trefigli. Dopo aver conseguito il diploma di geometra, ha iniziato a lavorare all’Ufficio Tecnico del Comune di Piacenza, dove ha trascorso 40 anni,fino ad occupare il ruolo di dirigente dell’Ufficio Demanio e Territorio. Si è occupato per quarant’anni anche dell’Enaip, l’ente di formazione professionale delle Acli, diventando Direttore e Presidente della sezione di Piacenza, con incarichi regionali anche a livello di Patronato Acli. In particolare si è occupato dei corsi di apprendistato e in seguito dei corsi professionali sia per l’industria che per il commercio. Parallelamente si è occupato della Scuola Edile, organizzando inizialmente i corsi domenicali per muratori e successivamente quelli serali, con varie sedi nella provincia.
Il suo impegno nello scautismo risale al 1945, nell’immediato dopoguerra. Due scout del ’22, Renato Scaravaggi e Mario Cavazzuti, con il supporto di mons. Giacomo Ferrari e di Giuseppe Mira, arrivato a Piacenza con le truppe alleate e con un’esperienza scout alle spalle, stavano riorganizzando a Piacenza il movimento scout, che era stato sciolto dal fascismo. In particolare ai parroci urbani era stato rivolto l’invito perché trovassero, tra igiovani più vivaci dell’Azione Cattolica, alcuni disponibili a collaborare come aiuti capireparto per iragazzi che avrebbero intrapreso il cammino scout. Così Gigi Menozzi fu sollecitato dal curato di Sant’Eufemia, don Aquilino, e partecipò come aiutante, insieme a Carlo Rasperini e a Carlo Luraschi, al primo campo della rinascita dello scautismo, che si tenne sul monte Santa Franca alla fine d’agosto del 1945.
Dopo quest’esperienza, che vide ragazzi provenienti anche da altre parrocchie della Diocesi, compresa Borgotaro, Gigi Menozzi si vide assegnato il nascente reparto di San Savino, ricevendo da don Arfini l’invito ad occuparsi ili un gruppo di ragazzi di via Trebbio/a, vivacissimi e già strutturati in una piccola gang. L’impegno durò per 8 anni, finché Gigi Menozzi divenne prima Commissario di settore (doveva occuparsi dello scautismo della città) e poi Commissario di Zona dal 1954 al 1966. Al momento di lasciare l’incarico Gigi venne contattato dall’allora Akela d’Italia e ricevette l’incarico di organizzare a livello nazionale il Settore Specializzazioni. L’esperienza iniziò nel 1968 al Castello di Travazzano, grazie alla collaborazione degli scout piacentini, per approdare nel 1974 a Spettine. Sia l’acquisto che la sistemazione, furono operazioni seguite dallo stesso Gigi Menozzi, che è rimasto, per quasi quarant’anni, responsabile della Base di Spettine, mentre seguiva ilavori della Pattuglia Nazionale, favorendo la nascita di un’altra decina di Basi scout in tutto il territorio italiano. Nel frattempo Gigi è rimasto legato a Piacenza, svolgendo il suo servizio al gruppo Agesci del Piacenza III e poi del Piacenza VII, e ricoprendo altri incarichi a livello di Zona.
Vanno segnalate due esperienze particolarmente significative nella storia dello scautismo piacentino del dopoguerra: quella legata ai ragazzi sordomuti dell’Istituto della Madonna della Bomba (dove Gigi collaborò con don Serafino Dallavalle e il maestro Truzzi) e quella dei ragazzi di Montanaro, un collegio dell’Amministrazione provinciale per ragazzi senza famiglia (dove Gigi collaborò con don Bruno Perotti e Nando Gasperini). Ancora oggi Gigi Menozzi è impegnato all’interno dell’ Associazione. In queste ultime settimane ha coordinato la realizzazione dell’altare per la celebrazione eucaristica che Papa Francesco il 9 agosto p. v. presiederà a San Rossore (Pisa) alla presenza di oltre 30 mila scout (dai 16 ai 21 anni) provenienti da tutta Italia.

Il conferimento del premio vuole essere un atto di stima e di gratitudine nei confronti di una persona che da quasi settant’anni vive con passione e fedeltà il cammino scout. Tutti coloro che in questi anni di attività hanno potuto incontrare e conoscere Gigi Menozzi, riconoscono in lui grandi doti di organizzatore e di animatore. Lo si può definire a tutti gli effetti una vera e propria bandiera dello scoutismo piacentino. Inoltre, nel decennio che la chiesa italiana ha deciso di dedicare al tema dell’ educazione, la sua testimonianza la riteniamo uno stimolo significativo, valido per tutti, a credere nella forza dell’educazione intesa non come semplice istruzione ma finalizzata a promuovere uno sviluppo integrale della persona, secondo lo spirito del fondatore dello scoutismo Robert Baden-Powell: “Desideriamo far andare avanti i nostri ragazzi con una gioiosa autoeducazione che venga da dentro e non con l’imposizione di un’istruzione formale dal di fuori.”

Insieme a Luigi Menozzi, il premio è simbolicamente consegnato anche alle migliaia di fanciulli, ragazzi, giovani e capi scout che hanno vissuto e stanno vivendo in prima persona questa affascinante esperienza educativa. Attualmente l’ AGESCI piacentina coinvolge 1050 ragazzi tra lupetti/coccinelle, esploratori/guide e rover/scolte e con 200 tra capi e Assistenti ecclesiastici. Anche la parrocchia di Sant’Antonino ha il privilegio di ospitare da 43 anni il gruppo Piacenza l, grazie all’intuito e alla passione educativa di don Gabriele Zancani.

Il premio “Antonino d’oro”, giunto alla 28″ edizione, viene annualmente sponsorizzato e patrocinato dalla Famiglia Piasinteina. Verrà consegnato personalmente dal vescovo Gianni Ambrosio venerdì 4 luglio p.v. nella Basilica Sant’Antonino a conclusione della solenne celebrazione eucaristica delle ore 11.00.

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