In occasione della S. Pasqua il nostro vescovo mons. Gianni Ambrosio ha scritto questo messaggio di auguri per tutta la diocesi di Piacenza Bobbio.

E’ opportuno ricordare l’etimologia del termine “Pasqua”, che deriva dalla Pesach ebraica. Significa “passaggio” e ricorda in particolare il passaggio del popolo di Israele dalla schiavitù di Egitto alla libertà. Il memoriale della liberazione è l’inizio della nuova storia: l’evento che si è compiuto una volta per sempre, viene attualizzato in ogni celebrazione e reso contemporaneo alla comunità celebrante. In riferimento alla Pasqua ebraica, si colloca la Pasqua di Gesù e la nostra Pasqua: il “passaggio” dalla morte alla risurrezione, dal peccato al perdono, da una condizione infelice ad una vita nuova incamminata verso la pienezza nel mistero di Dio. L’evento della Resurrezione di Gesù è il punto di partenza della storia cristiana. Colui che è stato crocifisso è risuscitato: la paura dei discepoli – erano fuggiti abbandonando Gesù – si trasforma in coraggiosa testimonianza, fino a morire per affermare la verità della Resurrezione.

Nella forza dello Spirito, il Crocifisso vive la vita nuova del Risorto e dona, secondo la promessa, lo Spirito che rende i discepoli capaci di annunciare e di testimoniare. Si forma così la comunità cristiana che si raduna per celebrare l’incontro col Vivente nello Spirito e per annunciare il compimento della promessa di Dio. L’esperienza pasquale è incontro e comunione fra il Vivente e i suoi discepoli, di ieri e di oggi: nella Pasqua troviamo la sorgente della nostra più intima natura di cristiani.

La luce, la forza, la gioia della Pasqua: è ciò di cui oggi abbiamo profondo bisogno. Siamo senza orizzonti di senso, anche noi rinchiusi, come gli apostoli paurosi, nelle nostre nicchie difensive, nei nostri schemi mentali, nelle nostre problematiche. La Pasqua cristiana ci ricorda quanto sia importante la nostra vita umana, perché Gesù Cristo ha offerto e offre se stesso, la sua umanità, per la nostra vita, per liberarci dalla schiavitù degli idoli, dal peccato, dalle paure. Ci ha donato e ci dona il suo Spirito per renderci capaci di lottare e di far fronte alle difficoltà.

La mancanza di lavoro, le delusioni, le sconfitte, le amarezze: nulla può giustificare il rifiuto della vita, nulla può motivare il disimpegno, nulla può causare lo sguardo triste e rassegnato. Siamo trasformati dalla Pasqua del Signore Gesù, siamo partecipi della sua vita nuova.

Per questo abbiamo il coraggio di dire sempre di sì alla vita, senza cadere nell’angoscia del vuoto, del nulla. Viviamo con gioia e con consapevolezza l’esperienza della Pasqua: è il dono grande che ci consente di credere nel “Dio dei vivi” e ci sollecita a lasciare un segno positivo di amore e di comunione nella vita dei fratelli.

Auguro con affetto a tutti i credenti in Gesù Cristo, morto e risorto, di accogliere nei sacramenti pasquali la forza che rigenera, di sentire il profumo di una vita ricca di buone opere, di guardare con fiducia al futuro. Il buio viene sempre squarciato dalla luce, il male e la morte non hanno l’ultima parola, la vita nuova è in cammino verso l’eternità. Buona Pasqua!

† Gianni Ambrosio, vescovo