Dal 5 al 7 settembre 2013 si svolgerà a Piacenza il tradizionale convegno diocesano per l’inizio dell’anno pastorale.
Quest’anno si desidera approfondire la dimensione ecclesiale della fede. La fede infatti, ricorda papa Francesco, “ha una forma necessariamente ecclesiale, si confessa dall’interno del corpo di Cristo, come comunione concreta dei credenti. È da questo luogo ecclesiale che essa apre il singolo cristiano verso tutti gli uomini” (Francesco, Lumen fidei).
Aspettatevi gli uni gli altri (1Cor 11,33). L’esortazione di Paolo alla comunità di Corinto suggerisce con molto realismo che per realizzare la comunione occorre percorrere la strada dell’attesa reciproca ed è necessario saper perdere tempo nell’ascolto paziente e ospitale delle fatiche e delle speranze di chi ci vive accanto. L’altro, specialmente il più distante dalla nostra forma di vita, ha tempi e domande differenti dai nostri. Una  Chiesa che prende forma dallo stile di vita di Gesù, è una comunità di persone coinvolte e sensibili, in perenne lotta contro la invadente tentazione dell’indifferenza, è una comunità di persone fiduciose e premurose che, nutrendosi del corpo trafitto di Gesù,  vive la  passione della speranza.Infondo a questa pagina potete scaricare il depliant del Convegno Pastorale diocesano, quest’anno rinnovato nella forma: seguirà infatti tempi diversi, più favorevoli rispetto agli anni precedenti e si terrà in diversi luoghi della città.  Il ritrovarci insieme nelle tre giornate di settembre dà l’opportunità di fare esperienza di una Chiesa diocesana ricca per la diversità dei carismi e dei ministeri e in perenne cammino verso l’unità.

Nel programma del Convegno qui di seguito, (depliant convegno 2013 ) trovano spazio momenti di ascolto assembleare ma anche un tempo in cui la Chiesa si metterà in ascolto del territorio (giovedì sera) come pure sarà dedicato uno spazio al rapporto tra preghiera, testimonianza e arte (venerdì sera).

L’Ufficio pastorale diocesano, facendosi portatore del desiderio del Vescovo, chiede di diffonde l’invito nelle comunità e a tutte le persone che, a vario titolo, sono impegnate a diffondere la vita buona del Vangelo