Cristo è risorto! Risuona per tutti l’annuncio pasquale, specialmente per tutti coloro che più soffrono per l’oscurità, per la precarietà, per la mancanza di speranza. Risuona nelle famiglie, negli ospedali, nelle carceri, nei luoghi di lavoro, nella solitudine, nella povertà. Nel cuore di tutti è presente il desiderio di vita nuova, di speranza. Ma la buona notizia che Dio desidera comunicare a tutti va oltre il desiderio umano, pur bello e grande. È la vita che vince, non la morte, è la luce che prevale, non l’oscurità: colui che si è fatto uomo nel grembo di Maria ed è stato crocifisso, Dio lo ha risuscitato dai morti. In Gesù risorto, la speranza è offerta a tutti noi, perché non siamo più sotto il dominio del male, del peccato, della morte. L’amore ha vinto, l’amore vince: “Dio è amore; chi sta nell’amore dimora in Dio e Dio dimora in lui “ (1Gv 4,16).
Certo, la Pasqua non è solo risurrezione, è anche croce. Ma la croce di Cristo congiunge la terra e il cielo e dona la gioia e la pace agli uomini: “con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia”, ci assicura Papa Francesco (Evangelii Gaudium, n, 1).
Ma la croce resta in tutta la sua drammatica oscurità e pesantezza. Eppure a Pasqua la croce è gemmata, a Pasqua diventa croce gloriosa: dalla croce di Cristo nasce la vita nuova per tutti noi. La fede ci apre a questa luce che tutto illumina, ci dona la grazia di accogliere questo gioioso annuncio. Mentre contempliamo e piangiamo il giusto che viene ucciso sulla croce, riconosciamo nel Crocifisso-Risorto la potenza dell’amore misericordioso di Dio che vince il male, l’ingiustizia, la morte. Questo è il centro della fede cristiana, questo è il fondamento della nostra speranza. Nel mattino di Pasqua risplende la luce della vita, una luce che illumina tutta la storia umana e suscita la speranza nel cuore dell’uomo.
Lasciamoci avvolgere dal grande mistero della Pasqua. Contempliamo la croce e cantiamo l’alleluia pasquale, entriamo nel buio del sepolcro ed accogliamo la luce del Risorto. Nella contemplazione silenziosa e orante di ciò che è avvenuto, ci rendiamo conto che la Pasqua avviene, giorno dopo giorno. La luce della Pasqua ci raggiunge, la forza della Pasqua ci trasforma. Nel sepolcro in cui è stato deposto il corpo di Gesù, “morte e vita si sono sfidate a duello”, come ricorda l’antico inno. La morte è stata sconfitta, ha vinto la vita. E noi, oggi, siamo partecipi di questa vittoria di Cristo, perché Gesù, venendo a condividere la nostra vita, si è unito ad ogni uomo. Morendo per noi sulla croce, ci ha resi partecipi della sua vita divina e ci ha donato la sua capacità di amare.
Ascoltiamo nel nostro cuore la voce che dice: “Cristo è nato per te, è morto per te, è risorto per te”. Questa voce è la parola di Dio rivolta a noi, è la testimonianza degli apostoli e l’insegnamento della Chiesa.
Credere in Cristo, Crocifisso e Risorto, significa credere che la nostra vita non è in balìa del destino, ma è nelle mani di Dio. Egli ci ama a tal punto da donarci il suo Figlio: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna” (Gv 3,16). La nostra vita non solo è preziosa agli occhi di Dio, ma è ricca di Dio, della sua luce, del suo amore. Nulla di ciò che noi facciamo come impegno di vita buona, è destinato al fallimento, anche se spesso non lo comprendiamo. Il bene compiuto non va mai perso, anche se non sembra portare i frutti attesi. Anche il pianto, il dolore, la fatica e la stessa sconfitta diventano, nella luce di Cristo risorto, occasioni di crescita, passaggi dalla schiavitù del male alla libertà del bene, strumenti di salvezza.
A tutti auguro di accogliere la grazia della Risurrezione di Cristo. Lasciamoci illuminare dalla luce del Risorto, lasciamoci rinnovare dalla forza del suo amore. E diventiamo anche noi, come le donne che si erano recate al sepolcro, annunciatori e testimoni della risurrezione, operatori di pace, uomini e donne di speranza. A tutti auguro la gioia e la luce di una Santa Pasqua.